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CAIVANO. Su un nome di un potenziale candidato sindaco aleggia l’ombra del clan dei casalesi

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CAIVANO – Il 26 Aprile 2018 il Consiglio comunale di Caivano viene sciolto per infiltrazioni camorristiche. Tanti sono i nomi menzionati nella Relazione di Scioglimento. Tutti dichiarati incandidabili secondo la legge vigente ma dai ricorsi fatti chi ne paga le conseguenze è solo l’ex Sindaco Simone Monopoli, attualmente unico incandidabile di quel Consiglio comunale, che guarda caso paga lo scotto di tre azioni politiche fatte con grande superficialità ma che non “vanta” e mai “vantato”  appartenenze o parentele con camorristi e/o affiliati.

Eppure il Comune di Caivano è stato sciolto comunque, perché? Semplice. La legge sullo scioglimento è una legge preventiva e non punitiva. Dopo lo scioglimento ognuno dei menzionati nella relazione di scioglimento va a difendere la propria posizione in sede civile e in eventuali sedi penali ma intanto, in via del tutto cautelativa, il Consiglio viene sciolto, la città commissariata per due anni e chi ne fa le spese sono sempre e comunque i cittadini.

Dai nomi che circolano in questi giorni, si potrebbe dire che la musica a Caivano non è cambiata. Gli addetti ai lavori, evidentemente, non hanno ancora compreso come funziona e come funzionerà la cosa, soprattutto dopo lo scioglimento. Quando Caivano resterà comunque un comune attenzionato dalla magistratura per il quale nessun “fumus” è concesso, pena l’arrivo di una nuova Commissione d’Accesso.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, il tavolo del centrosinistra, che vede il PD da un lato e Liberi Cittadini dall’altro, stenta a decollare perché al di là dei programmi e delle idee da portare avanti per il bene della città, azioni non ritenute necessarie dal PD perché per loro è primario trovare un accordo sulla sintesi, uno dei nomi vantati dal partito democratico e intorno al quale tutto il partito si chiuso a riccio è quello di Mimmo Semplice ex sindaco di Caivano e cognato dell’avvocato Michele Santonastaso condannato a 11 anni di reclusione con l’accusa di associazione di stampo camorristico con il clan dei Casalesi. La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza con la quale nel dicembre 2012 la Corte d’appello di Napoli lo ha condannato, disponendo inoltre un nuovo giudizio dinnanzi a un’altra sezione della stessa Corte di Appello. Santonastaso fu accusato di partecipazione ad associazione a delinquere di stampo mafioso, per aver fatto da tramite tra il capo di una delle quattro fazioni del clan dei Casalesi, Francesco Bidognetti, recluso in carcere in regime di 41 bis, e i suoi uomini trasmettendo a costoro messaggi del boss che l’avvocato riceveva nel corso dei colloqui.

Durante il processo di appello “Spartacus”, a carico di esponenti ed affiliati del clan dei casalesi – come scrive Casertace.net – nel corso dell’udienza del 13 marzo 2010, Santonastaso lesse il noto proclama contro Roberto Saviano, Rosaria Capacchione e il magistrato Raffaele Cantone. In particolare, il legale avanzò istanza di ricusazione del Collegio giudicante leggendo una lettera, a nome dei suoi assistiti, capi del clan dei Casalesi e imputati nel processo, secondo la quale la Corte si lasciava influenzare dalle opinioni dello scrittore, della giornalista e del magistrato antimafia. La lettera fu interpretata come minatoria e il 26 settembre 2010, l’avvocato di Bidognetti venne arrestato.

All’interno della relazione dello scioglimento di Caivano, non si sono registrate gradi di parentele così stretti con condannati secondo questi tipi di reato e per molto meno il Comune di Caivano è stato sciolto lo stesso.

Ovviamente c’è da precisare che l’ex sindaco Mimmo Semplice è stato già sindaco di Caivano ed è uno stimato professionista, sicuramente non implicato in nessuna ragnatela criminale né lo stiamo accusando di avere gradi di parentele con camorristi, poiché anche l’avvocato Santonastaso è innocente fino al terzo grado di giudizio. Ma secondo una logica, anche discutibile, della legge sugli scioglimenti, tale grado di parentela con un condannato in secondo grado a 11 anni di reclusione con l’accusa di associazione di stampo camorristico con il clan dei Casalesi potrebbe rappresentare un forte “fumus” che potrebbe portare al secondo scioglimento per ingerenze della criminalità organizzata.

Se Atene piange Sparta non ride. Nel centrodestra non sono messi meglio. Già da diversi giorni a mezzo social gira una immagine di un ex consigliere, sicuramente di nuovo candidato alle elezioni di Maggio 2020, che testimonia la frequenza assidua con pluripregiudicati del territorio e che lo ritrae a pranzo o cena insieme ad un esponente di spicco del Rione Parco Verde.

L’appello ovviamente che i cittadini fanno agli addetti ai lavori che saranno comunque i loro delegati nelle istituzioni e far sì che non ci si crei neanche quel “fumus” che possa far scattare di nuovo la molla dell’arrivo di una nuova Commissione d’Accesso. Caivano non finisce qui. Non può essere relegata a pochi nomi. Nella stragrande maggioranza dei suoi cittadini ci sono professionisti che non fanno registrare nessuna frequentazione o parentela con chicchessia ed è proprio in quel bacino che bisogna pescare se proprio si vuole il bene della propria comunità. Poiché Caivano ha già subito forti mortificazioni. Il livello amministrativo è ai minimi storici e un nuovo scioglimento significherebbe regalare la città all’oblio assoluto.

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CAIVANO. I Commissari pur di non riqualificare la città bloccano tutti i fondi disponibili in bilancio

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CAIVANO – Strane cose succedono in Amministrazione nel comune di Caivano sotto l’egida di Filippo Dispenza e gli altri due colleghi che formano la terna commissariale. Delibere che annullano delibere. Sul rendiconto 2023 sorgono dubbi ai commissari dopo che vengono pubblicati articoli di Minformo al punto tale da correre ai ripari facendo di nuovo i conti pur di non ammettere che la nostra testata è l’unico “organo politico” che sta dettando l’agenda dei viceprefetti sul territorio.

Dopo il nostro articolo (leggi qui) dove si parlava dell’inefficienza amministrativa nel manutenere il verde pubblico e dell’avanzo disponibile lasciato dai Commissari prefettizi con Delibera n°42 dell’8 Maggio 2024 di circa 4 milioni di euro, i quali non lasciavano alibi ai Commissari sui lavori da fare al manto stradale e alla manutenzione delle scuole, i geni della gestione amministrativa caivanese che pensano bene di fare? Con una nuova delibera – la n°48 del 16 Maggio 2024 pubblicata dopo l’articolo di Minformo – sull’Approvazione della relazione sulla gestione dello schema di rendiconto che di fatto sostituisce la vecchia, rinominando la nuova come nota integrativa, vincolano gli altri circa 4 milioni di euro, lasciando disponibile la risicata somma di € 109.767,49 e facendo risultare una somma vincolata di € 7.304.193,47 a fronte degli € 3.337.995,73 della prima delibera.

Pur di non prendersi la responsabilità di lavorare per il bene collettivo, offrire servizi mai visti in queste lande desolate, come la normale amministrazione di aggiustare, strade, sottoservizi e scuole e pur di costituirsi il solito alibi del “non ci sono soldi” vincolano circa 8 milioni di euro per eventuali emergenze. Ma ad un ente appena uscito fuori dal dissesto, che non presenta alcun debito se non quelli prodotti dalla scorsa amministrazione col solito metodo dei contenziosi, a che serve vincolare una somma così grossa togliendo la possibilità di investire somme di denaro per riqualificare il territorio?

A meno che, anche la responsabilità sulla riqualificazione delle strade, dei sottoservizi, dell’illuminazione e degli edifici scolastici, non la si voglia demandare al Commissario Straordiario Fabio Ciciliano, tutto è niente.

Altrimenti davvero non si riesce a capire il perché di questa scelta. Forse perché da quando ci sono i commissari prefettizi le cifre tra stipendi e rimborsi sono schizzati alle stelle? Ma di questo ne parleremo nel prossimo editoriale. Restate connessi.

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Caivano

Caivano for Life: il 19 maggio flash mob nelle piazze italiane per una “cultura della vita”

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Un flash mob per coinvolgere la popolazione italiana nelle manovre di primo soccorso partirà da Caivano e coinvolgerà contemporaneamente le principali piazze italiane, con l’obiettivo di sensibilizzare uomini e donne sull’importanza della formazione nel soccorso e sulla cultura della vita. Organizzato dall’Istituto Nazionale Salute, Migrazioni e Povertà (INMP), Ente pubblico vigilato dal Ministero della salute, in collaborazione con Croce Rossa Italiana, Italian Resuscitation Council, IRComunità, la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia e la struttura Commissariale di Governo per Caivano, l’evento mira a coinvolgere e sensibilizzare i cittadini nelle manovre salvavita attraverso dimostrazioni pratiche.

L’iniziativa in programma si terrà il 19 maggio 2024, alle ore 11:30, nelle città di: Caivano, Assisi, Bacoli, Cagliari, Chiaravalle, Chieti, Cosenza, Cuneo, Forlì, Frosinone, Genova, Gorizia, Jesi, Lampedusa, Lecce, Lucca, Manfredonia, Milano, Napoli, Pisa, Potenza, Pozzuoli-Giugliano, Roma, Rovereto, San Benedetto del Tronto, San Daniele del Friuli, Sciacca, Terni, Torino, Trani, Venezia.

Durante il flash mob, i partecipanti saranno coinvolti in un mass training coordinato, con dimostrazioni ed esecuzioni di tecniche di rianimazione cardio-circolatoria che ognuno può compiere, qualora ce ne sia il bisogno, intervenendo in soccorso di una persona in difficoltà e salvandogli la vita.

Fabio Ciciliano, Commissario Straordinario di Governo per Caivano, afferma: “Come medico, ho imparato che il primo soccorso non è solo un insieme di gesti tecnici ma un atto di umanità e solidarietà. La formazione in questo ambito è la linfa vitale che alimenta la catena di soccorso, trasformando ogni cittadino in un potenziale eroe. Investire nella formazione significa investire nella sicurezza di tutti, ed è un’imperativa necessità per proteggere il bene più prezioso: la vita umana”.

“L’iniziativa segna l’avvio di una importante partnership inter istituzionale che lega differenti istituzioni con il generoso mondo delle associazioni di volontariato e degli enti del terzo settore che fanno sistema, per riaffermare che tutti possiamo dare un contributo ‘vitale’ alla crescita della nostra società civile. Tutti possono essere protagonisti nella dimensione dell’altruismo, tutti possono trovare l’identità nell’aprirsi all’altro”, così il Direttore Generale dell’INMP, Cristiano Camponi.

Per informazioni e dettagli sulle piazze partecipanti all’iniziativa:
www.inmp.it
comunicazione@inmp.it
segreteria.commissariopercaivano@governo.it

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Caivano, Ciciliano: “Nelle prossime settimane partiranno i lavori per il nuovo Teatro”

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Dureranno venti giorni, i lavori di demolizione dell’ex Teatro Arte di Caivano. Iniziati lunedì 13 maggio, prevedono la completa bonifica dell’area con il conseguente conferimento dei detriti in discarica. La demolizione si è resa necessaria a seguito degli atti vandalici che la struttura ha subito negli scorsi anni. Una di queste, la manomissione all’impianto idrico, ha portato il completo allagamento dei sotterranei della struttura e il deterioramento delle fondamenta del teatro. Ciò ha provocato un grave problema di instabilità e di tenuta dell’immobile. Dopo una accurata perizia tecnica, commissionata dal Genio Militare dell’Esercito Italiano, si è deciso di procedere con la demolizione e la conseguente ricostruzione. Al termine di questa fase infatti, partiranno i lavori che consentiranno di erigere una nuova struttura, innovativa, che ospiterà non solo eventi artistici ma anche attività culturali per la comunità di Caivano.

“Oltre al teatro, che potrà contenere più di 500 persone, la nuova struttura prevede la riqualificazione dell’anfiteatro esterno, di circa mille posti, con la costruzione di una copertura meccanica che, in caso di maltempo, fornirà riparo al pubblico. Inoltre, nella zona circostante, prevediamo la realizzazione di diverse sale per il canto, la recitazione, la danza e la musica. Nel Nuovo Polo Culturale ci sarà spazio anche per una biblioteca multimediale e un’area museale” dichiara il Commissario di Governo, Fabio Ciciliano.

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